IMPORTANZA DELLE CORREZIONI VERTEBRALI

Avere una colonna vertebrale in salute è fondamentale per una vita sana e attiva.

“Se la tua colonna vertebrale è rigida e non più flessibile a 30 anni sei vecchio; se è completamente flessibile a 60 anni sei giovane. Pertanto cura la tua colonna vertebrale mantenendola mobile: è di fondamentale importanza. Hai solo una colonna vertebrale: abbine cura” (Joseph Pilates).

Nel corso della vita si calcola che l’80% delle persone andrà incontro ad episodi di lombalgia acuta (comunemente chiamata “mal di schiena”). In Italia il mal di schiena è la principale causa di assenza dal lavoro per malattia. Il 62% dei lavoratori italiani soffre di dolori cervicali e lombari che determinano mediamente circa 3-4 giorni di malattia ogni anno, con un impatto economico di quasi 8 miliardi di euro. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare il mal di schiena non è necessariamente determinato da lavori che richiedono sforzi intensi o da patologie specifiche (ernie discali, artrosi…). Molto spesso infatti si tratta di un episodio doloroso acuto dovuto ad una postura errata, rigidità articolari o debolezza muscolare, che sono causa di blocchi vertebrali. E’ infatti frequente anche in soggetti che svolgono una attività di carattere sedentario nella quale le persone restano sedute o in posizioni obbligate per molte ore al giorno. Questo produce una perdita del tono dei muscoli che sostengono e proteggono la schiena. In media un attacco acuto dura circa 4-5 settimane. Quando il dolore persiste per oltre tre mesi si parla di mal di schiena cronico. E’ necessario non sottovalutare un episodio di lombalgia, perchè in almeno un quinto dei casi il dolore rischia di cronicizzarsi. Per questo è importante consultare al più presto un terapeuta specializzato su questo tipo di problematiche che provvederà a correggere le cause del disturbo.

Blocco vertebrale

Il blocco vertebrale è il risultato di un disallineamento e mal posizionamento delle vertebre e delle articolazioni spinali che tendono a fissarsi in una determinata posizione, perdendo così la capacità di muoversi liberamente. Molto spesso il blocco viene mantenuto da uno spasmo muscolare duraturo che trae origine dal dolore e dall’irritazione della fibra nervosa, che viene compressa a seguito del disallineamento vertebrale. Così la normale meccanica vertebrale viene compromessa e ciò causa importanti effetti negativi:

  • La comunicazione nervosa tra il cervello e le varie regioni del corpo viene alterata a causa della compressione e della conseguente irritazione dei nervi spinali.
  • Si riduce la capacità di distribuire e dissipare le forze e gli stress meccanici ai quali la colonna vertebrale è normalmente sottoposta, fatto che determina un mal funzionamento di tutta la colonna vertebrale.

“Tutte le medicine del mondo non possono aggiustare le vertebre bloccate” (B. J. Palmer)

Il terapeuta invece corregge efficacemente i blocchi vertebrali mediante specifiche tecniche di manipolazione volte a riportare la colonna alla sua corretta funzionalità statico-dinamica.

IMPORTANZA  DELLE  CORREZIONI  VERTEBRALI

Viene così ottenuta la normalizzazione o il miglioramento della mobilità delle singole vertebre e dei segmenti vertebrali ipomobili o bloccati. Ciò determinerà un ampliamento dello spazio a livello del canale vertebrale che contiene il midollo spinale e dei forami vertebrali dai quali fuoriescono i nervi spinali che influenzano tutte le funzioni del corpo mediante gli stimoli nervosi. In tale modo si può migliorare la sintomatologia dolorosa e disfunzionale.

Sintomatologia

La sintomatologia causata da un blocco vertebrale dipende in primo luogo dal livello della colonna in cui si localizza (cervicale, dorsale, lombare o a carico dell’articolazione sacro-iliaca), dal numero dei blocchi e dalle alterazioni compensatorie presenti. Spesso la sintomatologia dolorosa non si manifesta nel punto in cui è presente il blocco primario, ma viene percepita nella sede dove la colonna vertebrale presenta delle alterazioni compensatorie oppure in una zona localizzata lungo il decorso del nervo irritato.

Le correzioni vertebrali possono essere estremamente utili per risolvere molteplici disturbi:

  • Dolori al collo, alla nuca, alle spalle, alle braccia, formicolio, dolore o indebolimento degli arti superiori.
  • Postumi dolorosi conseguenti a “colpo di frusta”.
  • Cefalee, vertigini e disturbi di equilibrio causati da blocchi che interessano in particolare le prime vertebre cervicali.
  • Postumi dolorosi di traumi sportivi.
  • Riduzione del movimento o della mobilità spinale.
  • Rigidità, debolezza o spasmi a livello della muscolatura paravertebrale.
  • Nevralgie e radicoliti in vari distretti, dolori intercostali e dorsalgie.
  • Mal di schiena (lombalgia), sciatalgia, formicolio, dolore o indebolimento a livello degli arti inferiori.
  • Discopatie, protrusioni discali, ernie del disco.

Cause

Purtroppo stili di vita non ottimali ci portano ad essere esposti ad alterazioni statico-dinamiche che, in modo lento ed insidioso, determinano continui stimoli meccanici che si scaricano sulla colonna vertebrale determinando sovraccarichi, micro-traumi e blocchi vertebrali che nel tempo possono portare all’istaurarsi di vere e proprie alterazioni muscolo-scheletriche.

Le principali cause che determinano ciò sono rappresentate da:

  • Sedentarietà.
  • Posture coatte e non corrette, mantenute svariate ore al giorno per esigenze lavorative o scolastiche.
  • Le continue scosse, sussulti o vibrazioni che subiamo quando siamo in auto, treno o metro.
  • Attività lavorative fisicamente pesanti o che ci obbligano a movimenti ripetitivi.
  • Attività sportive svolte senza una corretta preparazione atletica che molto spesso risultano più dannose che utili. Questo perché, se non si ha una muscolatura adeguata a sostenere e stabilizzare la colonna vertebrale durante gli sforzi richiesti, si vengono a determinare dei veri e propri traumi.
  • Il sovrappeso, che determina importanti sovraccarichi a livello della zona lombare, delle articolazioni sacro-iliache e degli arti inferiori, favorendo nel tempo l’instaurarsi dell’artrosi e alterazioni posturali causate dallo sbilanciamento determinato dall’eccessiva prominenza della regione addominale.
  • Traumi di vario tipo (domestici, sportivi, lavorativi…).
  • Incidenti stradali, come per esempio il classico colpo di frusta.
  • Una riduzione della funzionalità muscolare. Purtroppo molte persone fanno poco o nessun esercizio fisico. Questo determina uno sbilanciamento fra i muscoli più forti e allenati (dovuti alle posture mantenute durante la giornata o alle attività svolte in modo ripetitivo per esigenze lavorative) e quelli meno esercitati e più deboli. Per tale motivo il sistema muscolare non riesce più a svolgere l’importante funzione di sostegno della colonna vertebrale, facilitando così lo spostamento e il disallineamento delle varie strutture vertebrali. I corretti rapporti tra le vertebre vengono così ad alterarsi con conseguente riduzione della loro mobilità, restringimento dei forami vertebrali (dai quali fuoriescono i nervi), irritazione delle capsule articolari e dei legamenti, ma soprattutto dei nervi spinali che determinano una sofferenza riflessa delle strutture alle quali essi sono destinati.

Stile di vita e prevenzione

“Per cambiare le cose i primi a cambiare dobbiamo essere noi” (F. Menchella)

Un corretto stile di vita è fondamentale per la salute della nostra schiena e per vivere una vita sana e attiva.

Le correzioni vertebrali eseguite dal terapeuta sono indispensabili per correggere le alterazioni statico-dinamiche della colonna vertebrale. Va ricordato però che per ottimizzare e stabilizzare i risultati ottenuti bisogna che il paziente si impegni attivamente. Una volta rimossi i blocchi vertebrali determinati dalle sollecitazioni e dai sovraccarichi ai quali la vita ci sottopone, il paziente dovrà contrastare tutti gli stimoli negativi mediante un corretto stile di vita, igiene posturale ed esercizi specifici. Lo scopo degli esercizi è quello di annullare o ridurre al minimo gli effetti nocivi causati da attività prolungate, posture errate, sedentarietà ecc… che, se non corretti, tenderanno inevitabilmente nel tempo a facilitare l’insorgenza di recidive.

L’obiettivo degli esercizi è:

  • Contrastare la rigidità muscolare ridando elasticità ai muscoli irrigiditi e accorciati.
  • Mantenere nel tempo la libertà di movimento ottenuta dopo le correzioni vertebrali.
  • Rinforzare le strutture muscolari deboli e incapaci di sostenere adeguatamente la colonna vertebrale.

Risultano pertanto di primaria importanza:

  • Un’adeguata e regolare attività fisica o esercizi mirati, che ci consentiranno di mantenere la schiena e la muscolatura elastiche, flessibili, forti e capaci di muoversi liberamente.
  • Una dieta sana e bilanciata, che ci consente di non avere nessun tipo di carenza nutrizionale e al tempo stesso di evitare eccessi, mantenendo così il corretto peso-forma.

“Salute: condizione ottimale a livello fisico, biochimico e mentale e non semplicemente assenza di malattia o infermità”

La complessità e le capacità adattative della nostra schiena le consentono di continuare a funzionare, apparentemente in modo normale e senza sintomi, anche quando cominciano ad esserci le prime alterazioni statico-dinamiche, mediante modificazioni compensatorie e adattamenti. I meccanismi di compenso causano però un progressivo decadimento strutturale e funzionale. Quando alcune strutture, siano esse ossee, capsulari, legamentose, tendinee o muscolari, non lavorano correttamente e perciò vanno incontro a una riduzione della loro funzionalità, subentrano altre strutture che devono lavorare anche per quelle, andando così incontro a un sovraccarico funzionale, che ne determina la precoce degenerazione e causa un’alterazione dell’equilibrio dell’intero sistema muscolo-scheletrico.

La semplice assenza di sintomi non è indice di salute! Basti pensare che molto spesso nelle persone che hanno problemi cardiaci il primo sintomo è l’infarto. Questo però non significa che i problemi sono cominciati in concomitanza con l’infarto, ma sono invece iniziati molto tempo prima.

Spessissimo quando abbiamo mal di denti e ci rivolgiamo al dentista scopriamo di avere una carie ma, quella carie è cominciata molto tempo prima, mesi o anche anni. E’ per questo che controlli regolari dal dentista possono prevenire tali problematiche.

Allo stesso modo, se piegandoci per legare le scarpe andiamo incontro ad una lombo-sciatalgia, non è stato certo il fletterci in avanti che ha determinato la fuoriuscita dell’ernia a livello discale. Quel movimento è stato semplicemente la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso, rompendo una condizione di precario equilibrio. Quel disco ha sicuramente cominciato ad avere problemi degenerativi molto tempo prima, anche in totale assenza di sintomi. Una risonanza magnetica avrebbe certamente potuto rilevare una degenerazione a livello discale anche anni prima.

È quindi fondamentale fare un’adeguata prevenzione e controlli periodici della nostra colonna vertebrale per mantenerla sempre nelle sue condizioni ottimali. Questo ci consentirà di evitare o ridurre al minimo nuove problematiche o recidive, vivendo una vita sana e attiva. Come periodicamente facciamo il tagliando alla nostra auto per mantenerla sempre efficiente e funzionante evitando così guasti importanti, periodicamente dobbiamo controllare l’efficienza e la funzionalità della nostra colonna vertebrale.

“Molti di noi si prendono più cura delle loro automobili di quanto facciano con i propri corpi… Ma l’auto ha parti sostituibili” (B. J. Palmer).

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